A volte le cose più semplici sono anche le più forti.
La t-shirt ne è l’esempio perfetto.
Nata come capo intimo per i militari americani nei primi del ‘900, la t-shirt è passata in pochi decenni dal sottopelle al protagonista.
Da uniforme di servizio a simbolo culturale, da “maglietta della salute” a manifesto personale.
Non ha bottoni, non ha fronzoli.
È diretta. Funziona. Va dritta al punto.
E forse è proprio per questo che l’abbiamo scelta per raccontare chi siamo.
LA MAGLIA PIÙ UNIVERSALE DEL MONDO
Tutti hanno almeno una t-shirt nell’armadio.
Non c’è età, genere, taglia o stile che tenga.
La indossa chi va a scuola, chi lavora in ufficio, chi gira in skate o chi sta a casa sul divano.
È quel capo che non chiede niente, ma può dire tutto.
Può essere bianca e semplice.
O diventare una tela per raccontare qualcosa di sé.
La t-shirt è democratica, ma anche personale.
È comoda, ma può essere tagliente.
È la divisa di chi non ha bisogno di urlare per farsi notare.
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